DoloMeet: vi racconto San Candido

Quando ricevetti un misterioso direct message su Instagram per poter partecipare a un tour di 3 giorni a San Candido, tra le Dolomiti, non mi è neppure servito pensare per dire subito SI! La stessa cosa mi sta capitando proprio adesso perchè non vedo l’ora di raccontarvi questi giorni passati insieme a dei nuovi amici prima che il ricordo sbiadisca.

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Sono arrivato a Innichen (Alto Adige anzi precisamente Sud Tyrol) venerdì nel tardo pomeriggio dopo un’intensa giornata di lavoro. La felicità che avevo non mi ha fatto pesare per nulla le 2 ore e mezza di viaggio da Treviso. Dovete sapere che La Val Pusteria si trova proprio sul confine tra Italia e Austria ed è molto famosa per diverse cose tra cui la celebre ciclabile Dobbiaco – Lienz.

Era da qualche anno che non mettevo piede qui e, dopo aver parcheggiato la macchina, mi sono immesso con il mio trolley per la via principale, sommerso da una marea di gente felice di essere in vacanza in un così bel posto.

Mi sono diretto verso il Boutique Hotel Zenana ****, un elegante casa risalente al XVIII secolo nella zona pedonale della città; 9 stanze che prendono ispirazione nell’arredamento da grandi donne del passato come Audrey Hepburn o Elena di Savoia. Se una qualsiasi ragazza l’avesse viste avrebbe avuto in un istante gli occhi a cuoricino!

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A cena presso il Theatercaffè Zentral ho potuto conoscere i miei compagni di viaggio mentre degustavo dei buoni prodotti tipici:

  • Stevo Dirnberger e Chanel Cartell: una coppia di miei coetanei che viene dal Sudafrica, hanno molllato tutto e da 22 mesi girano il mondo ispirati da un discorso del loro idolo Sigmeister hanno creato il loro progetto How Far From Home;
  • Niklas Gressenbauer: un giovanissimo ma davvero talentuoso ragazzo di Salisburgo, sono rimasto stupito dalla sua bravura a livello fotografico;
  • Julian Rumswinkel: vive in Austria ma è Tedesco di nascita, anche lui è molto giovane proprio come Niklas;
  • Claudio Pribyl è un web designer austriaco, molto silenzioso ma con cui mi son trovato davvero bene….forse perchè mi ricorda un mio amico veneziano

 

Dopo cena, barcollante per il troppo cibo, mi sono messo a camminare tra le vie di San Candido durante il Street Art Festival, un evento che coinvolge degli artisti di strada e si ripete in collaborazione con la città austriaca di Lienz da qualche anno. Alle 23 però tutti a nanna!

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La sveglia è stata davvero traumatica… LE CINQUE!!! Direzione: Tre Cime di Lavaredo, il simbolo delle Dolomiti!

Accompagnati da Philipp Pfeiffer, un simpaticissimo ragazzo originario di San Candido, siamo partiti alla volta del Rifugio Locatelli dal Rifugio Auronzo con i nostri zaini colmi di attrezzatura fotografica. Arrivati per l’ora di pranzo abbiamo messo giù le cose più pesanti e siamo successivamente partiti verso il Rifugio Pian di Cengia dove abbiamo fatto pure un simpatico e sputtacchioso incontro (vedi foto)… in totale 20km di cammino tra salite e discese!

Le 3 Cime dalla SS51
Le 3 Cime dalla SS51
L'alba dal lago d'Antorno
L’alba dal lago d’Antorno
Il panorama dal parcheggio del rifugio Auronzo
Il panorama dal parcheggio del rifugio Auronzo
Il Rifugio Locatelli (2.438 n)
Il Rifugio Locatelli (2.438 n)
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Anche un lama potete prenotare da queste parti (occhio che sputa)

L’esperienze più affascinante è stata quella di dormire presso un ex fienile, senza elettricità ne servizi, un po’ un ritorno al passato soprattutto se sommiamo che dalla mattina il segnale del telefono era assente. La baita dove dormivamo poi era sopra una tana di marmotte; era davvero affascinante vederle uscire a meno di un metro di distanza e chiamarsi l’una l’altra fischiando. Questa è la natura che mi piace!

La bellezza di dove avremmo dormito
La bellezza di dove avremmo dormito

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Marmotte..marmotte everywhere!!!
Marmotte..marmotte everywhere!!!

La notte l’abbiamo passata tranquilla al fresco, con il rumore di un temporale fuori che illuminava a giorno la stanza con i suoi lampi, alle 6 ci siamo alzati e ci siamo trovati un incantevole cielo azzurro!

Laghi dei Piani
Laghi dei Piani
3 Cime + 1
3 Cime + 1

Domenica, dopo delle rigorose foto all’alba e aver fatto colazione, siamo partiti per il lago di Braies, purtroppo grazie ai social network ormai sempre gremito di persone. Stavolta la pioggia era tornata a salutarci e, quindi, c’era meno gente del solito ma non per questo non abbiamo potuto far belle foto. Il lago è pur sempre magico perchè il monte Seekofel che si riflette nel verde intenso di quell’acqua verde fa rimanere a bocca aperta.

Lago di Braies sotto una leggera pioggia
Lago di Braies sotto una leggera pioggia
Chanell e il lago
Chanell e il lago

Per pranzo non potevo che andare al ristorante Walter, non chiedetemi perchè… il motivo è semplicissimo: il proprietario, originario di San Candido, ha sposato la ex gestrice del ristorante Le Beccherie di Treviso, il luogo dove è nato il Tiramisù! Quindi giocavo un po’ in casa.

La ricetta ufficiale del Tiramisù
La ricetta ufficiale del Tiramisù
Ravioli ripieni di ricotta e semi di papavero e sugo ai finferli
Ravioli ripieni di ricotta e semi di papavero e sugo ai finferli

Dopo pranzo il programma prevedeva un po’ di sano divertimento al Fun Bob ma, vista la pioggia,  l’attrazione era chiusa… ma qui, a San Candido, le attività sono decine e si trova sempre un piano B. Sono andato quindi a visitare il museo Bunker. Senza troppo annoiarvi vi dico che Mussolini per paura che Hitler lo invadesse prima della II guerra mondiale costruì una serie di bunker lungo la Val Pusteria. Uno di questi bunker è di proprietà di un contadino che lo ha messo a disposizione per farlo diventare un museo. Il progetto è molto interessante ma purtroppo va a rilento perchè i lavori proseguono nel tempo libero di un ragazzo dell’ente di promozione turistica del paese.

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Prima di cenare, avendo finito di piovere mi sono messo a cercare piccoli angoli di quiete nella parte vecchia di San Candido.

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L’ultima cena è stata quasi premonitiva perchè il proprietario del ristorante è un grande appassionato di Scozia, paese che visiterò a fine agosto, e con le sue storie mi ha solo che fatto venire ancora più voglia di scoprire questa misteriosa nazione. Un po’ triste che il tour era finito alle 11 di sera ho preso tra le strade vuote e buie la mia auto e in sole 2h sono arrivato a casa, emozionante quando appena passato il passo Monte Croce Comelico ho illuminato nel bosco una coppia di caprioli.

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Anche questa avventura è finita e altre me ne aspettano in questa lunga estate.

Durante questi giorni ho sicuramente imparato da Chanel e Stevo come per noi italiani è difficile lasciare casa e vivere giorno per giorno ma anche quanto è difficile vivere come loro, sembra tutto bello da fuori ma non è così, ci vuole impegno, sacrificio e soprattutto poche ore di sonno… mi piacerebbe farlo? SI… ci riuscirei? NON LO SO… ma perchè non provare? magari come loro con una persona accanto…

Dalla coppia di americani che ci ha seguito per questo tour invece ho capito come l’Italia è ancora una volta un paese per vecchi, trovare 2 ragazzi di 23 anni come loro che già convivono, hanno un posto di lavoro sicuro, vedono chiaro il loro futuro, hanno fatto delle esperienze incredibili nella loro seppur breve vita nel Bel paese è praticamente impossibile. Guardo molti miei coetanei che ancora non sanno neppure dove saranno tra 1 anno… è demoralizzante se si ha un carattere debole, posso dire solo rimbocchiamoci le mani e rischiamo sempre!

Ma torniamo a questa avventura: trovate le foto degli altri partecipanti al tour cliccando qui e se mettete MI PIACE alla mia pagina Facebook nei prossimi giorni ne troverete altre di inedite.

Grazie mille a tutti e soprattutto all’ente di Promozione Turistica di San Candido che mi ha dato la possibilità di vivere questa esperienza.

 

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