Finalmente Svizzera, per la precisione Leukerbad! Perché dico così? Perché la Svizzera è sempre stata una delle mete dei miei sogni. Quando ho ricevuto un messaggio dove mi si invitava in questa meravigliosa terra, non ho nemmeno pensato e ho detto di getto SI!
Leggendo il titolo di questo post però non sono onesto con me stesso, a 14 anni son passato senza nemmeno mettere giù il piede dalla corriera per la Svizzera quando andai a Strasburgo come gita di classe di 3° media. Secondo voi vale?
Fin da bambino, scorrendo le pagine delle riviste di montagna di cui i miei nonni paterni sono pieni, ho sempre sognato di vedere i giganti delle Alpi… Avevo finalmente la possibilità di andare nel cantone vallese dove ci sono vette come il Cervino e il Monte Rosa!

Ho chiesto di accompagnarmi al mio amico Gionata, io e lui lavoriamo nello stesso settore, ha grandi progetti per il suo futuro e spero riesca a realizzarli.
Ma torniamo alla Svizzera, anzi al Cantone Vallese, anzi a Leukerbad… prima di ricevere questo invito non conoscevo questa località, io oltre alla grandi città avevo in mente le rinnomate stazioni sciistiche come ad esempio Zermatt, Saas Fee o Adel Boden per dirne alcune.
Questo paese è al termine di una piccola valle, circondato, da una parte, da una parete verticale di roccia da cui scendono numerose cascate e dal lato opposto da un dolce colle boschivo. Leukerbad è sicuramente famosa come centro termale infatti è il più alto e grande di tutta la catena alpina; le sorgenti sono a 2.500 metri e l’acqua sgorga a 51° mentre nelle piscine arriva 36°, insomma un paradiso! Camminare tra i suoi vicoli stretti tra case completamente in legno, i balconi colorati e i comignoli che sbuffano è davvero molto suggestivo.




Ho soggiornato presso l’HelioPark, un hotel facente parte dell’omonima catena alberghiera russa. Lo stabile è datato e necessiterebbe di un restyling soprattutto nei corridoi e nelle camere ma il tutto (ed è davvero molto grande) è molto pulito; lo staff parla principalmente inglese, francese, tedesco, alcuni anche russo e spagnolo… purtroppo per me niente italiano ma è una cosa che si supplisce facilmente. La gentilezza e la disponibilità di tutti i dipendenti mi ha colpito molto e devo fare una menzione sull’abbondanza nei piatti serviti, soprattutto la colazione, rigorosamente internazionale con quale prodotto locale, che era una gioia per gli occhi.
Dovete sapere che Leukerbad ha diverse terme aperte al pubblico, io ho scelto la WallisenAlpenTherme, uno stabilimento indirizzato ad un target benestante, infatti oltre alla classiche piscine (interne ed esterne), ho potuto godere di alcuni dei 200 trattamenti che vengono messi a disposizione come ad esempio il bagno romano, la sauna ad infusione, il sanarium alle erbe, vari tipi di massaggi e ovviamente il bagno turco. Mi sono davvero rigenerato dopo una sana e lunga camminata tra le Alpi fatta la mattina stessa.
Proprio delle Alpi vi devo parlare perchè, io abituato alle mie Dolomiti, sono rimasto un po’ di stucco appena arrivato in cima al passo Gemmi con la veloce funivia che parte dal paese. Piccola parentesi in Svizzera sono davvero cari: 30 franchi (più o meno come 30 euro) per un’A/R mi pare davvero una pazzia ma ho notato che qui è la normalità, i prezzi a confronto dell’Italia sono davvero alti in ogni cosa.
Ma torniamo alle Alpi, uscito dalla stazione di monte della Gemmibahn mi ha accolto un paesaggio quasi lunare, una roccia fredda, grigia quasi malinconica… mi sono sentito stranito rispetto alle colorate Dolomiti. La destinazione però me l’ero segnata, il Lammerenhutte (hutte sta per rifugio in tedesco precisiamo per i meno esperti)
Camminando verso il Lammenerhutte però mi sono ambientato e ho trovato la bellezza in questo paesaggio: le valli hanno dimensioni davvero enormi rispetto a quanto avevo mai visto (mi sembrava la valle incantata!!), scavate da millenari ghiacciai che sembrano dei serpenti , ci sono cascate da ogni parte perchè la neve, anche ad altitudini non eccessive, resiste ancora (ricordate la settimana scorsa il mio Tour nelle Dolomiti dove anche a 3.000 metri non c’era nulla?!).
Il paesaggio poi si distende quasi all’infinito con all’orizzonte montagne ancora cariche di neve, le nuvole qui trovano ampi corridoi per correre, come se fossero in autostrada!






La Svizzera tedesca mi ha lasciato la voglia di tornare, scoprire, fotografare di nuovo questa zona… l’impatto è stato forte, prima di rifiuto e in poche ore poi di amore… non lo stesso delle mie Dolomiti, che mai si supererà, ma mi è rimasta davvero impressa ogni cosa.
Non è una meta per chi vuole spendere poco però almeno una volta nella vita andateci proprio perchè è dietro l’angolo e a volte si sognano posti dalla parte opposta del globo!
Chissà magari riuscirò anche un giorno a lavorare in questa bella nazione…
