Highlands: diario di un trevigiano in Scozia – part III

highlands

Siamo finalmente giunti all’ultimo post sul mio viaggio nelle Highlands. Sono triste quasi come quando ho realmente lasciato questo splendido paese.

Se non avete letto i precedenti post vi consiglio di cliccare qui e qui per capire quanto è fantastica la Scozia!

Ullapool –  Tain

Partiti dalla bella Ullapool il programma di quel giorno era: esplorare! Avevo trovato tramite Google Earth prima di partire una bellissima penisola completamente deserta, lontanissima anche dal più minimo turismo. La nostra certezza era solo Tain la destinazione di fine giornata ma avremmo dovuto tagliare di netto la Scozia passando da ovest a est.

Non immaginate quanto sia stata una scelta azzeccata perdersi nella vera Scozia, colline che scendevano dolci in questi terreni vergini, animali liberi che pascolano toccati da un sole che si rifletteva nell’oceano blu, strade strette e tortuose che vagavano sole per kilometri e magari concludendosi con un misterioso cimitero celtico (Badenscallie) al limitare di una spiaggia dall’acqua trasparente. Sicuramente tra questi posti c’è da fare menzione della bellissima spiaggia di Achnahaird Beach.

Dopo pranzo, presso il Rock Stop Café and Exhibition Centre (ottima vista ma piatti da rivedere), abbiamo raggiunto il punto più a nord del nostro viaggio: il Kylesku Bridge. Da lì il nostro viaggio per le Highlands avrebbe tagliato come una lama la Scozia da ovest verso est lasciando quindi l’oceano Atlantico per il Mare del Nord.

La strada seguiva un fiume, il territorio mutava ancora, le colline rocciose si sostituivano prima da dei fitti boschi per poi divenire un territorio sinuoso con due colori predominanti: il verde dei pascoli e i campi di grano. Tain è il borgo più antico di Scozia, lo si può notare subito dalla sua architettura austera. Camminando per le sue strade devo dire che sembra un paese in cui la storia è ferma da almeno 50 anni e i pochi abitanti incrociati per le vie rispecchiavano questo mio sentore. Abbiamo mangiato in un bellissimo locale ricavato all’interno della vecchia stazione ferroviaria e successivamente, nel buio della notte, io e Riccardo siamo andati a caccia del cielo stellato tra i campi di grano.

Spiaggia Badenscallie cimitero highlands
Badenscallie
Kylesku Bridge Highlands
Kylesku Bridge
Tain Highlands
Tain
Tramonto a Tain highlands
Tramonto a Tain
Church House Highlands
Church House

Tain – Aviemore

Sveglia nella bella guest house trovata a Tain con un cielo moderato, pecore ovunque e colazione scozzese bella strong come piace a me.

Questa parte di Highlands ha poco di Highlands a dirla sinceramente visto il terreno piattoche si accompagna dolcemente per finire in piccole scogliere sul mare.

Prima scoperta della giornata il Tarbat Ness Lighthouse, un faro che si erge solitario in una piccola penisola pianeggiante del nord est. Questo posto dava un senso di libertà incredibile con il freddo vento che soffiava tra i capelli e la voglia di chiudere gli occhi ascoltando il rumore del mare.

Da questo giorno la nostra corsa verso sud aveva inizio, mancavano solo 3 giorni al nostro aereo ed Edimburgo era distante. Ah ricordiamo che la gomma rotta pochi giorni prima continuava a dare segni di cedimento ma noi imperterriti continuavamo per la nostra strada.

Dopo giorni dove si incontrava davvero poca civiltà per pranzo ci siamo fermati ad Inverness, la capitale delle Highlands. una città piccola ma piena di vita e storia dove nuovo e antico si intrecciano davvero bene. Un piccolo giro in centro, le ragazze del gruppo che son andate a fare un giro da Primark uscendo con un cappellino coordinato e poi via si riparte!

Un accenno: si abbiamo visto il lago di Loch Ness ma soprassiedo e non carico foto perchè è solo una trovata commerciale…troverete un posto davvero bruttino e mille turisti accalcati su ogni angolo della strada. SCONSIGLIATO!

Scappati da Loch Ness ci siamo diretti verso il Cairngorms National Park, il più grande parco naturale di Scozia. All’interno potete trovare qualsiasi cosa… cascate, montagne, scogliere, piccoli villaggi, boschi, animali in libertà, laghi, torrenti e addirittura un comprensorio sciistico. In questo piccolo angolo di paradiso la nostra prima tappa è stata Carrbridge, in realtà ci siamo fermati solamente per fotografare il ponte in pietra più antico di Scozia risalente al 1717 e prendere una bella tazza di thè.

Le strade ora si erano fatte più larghe, a 2 corsie, e con esse il traffico si era intensificato. Uno dei motivi, arrivati ad Aviemore, era il raduno nazionale degli appassionati di Harley Davidson. Mentre i miei compagni di viaggio facevano la spesa mi sono diretto a fotografare la stazione ferroviaria del paese, indicata su molte guide come una delle più belle delle Highlands. Che sfortuna non aver beccato l’arrivo di un treno visto che è servita da fantastiche locomotive a vapore.

Il nostro ostello era situato nel mezzo del Glenmore Forest Park, infatti prima abbiamo scattato tra i boschi, assaltati come sempre dai midges, e poi ci siamo fiondati all’interno dello stabile.

La nottata è andata avanti fino alle 2, in compagnia di 3 ragazzi in viaggio dall’Inghilterra e Francia e 2 50enni scozzesi ubriache come se avessero 14 anni. QUESTA PARTE DELLA STORIA E’ MEGLIO CENSURARLA!!!

La campagna attorno a Tain Highlands
La campagna attorno a Tain
Tarbat Ness Lighthouse highlands
Tarbat Ness Lighthouse
Sara , Ilaria and Valentina in Inverness highlands
Sara , Ilaria and Valentina in Inverness
Carrbridge and Riccardo highlands
Carrbridge and Riccardo
Stazione ferroviaria di Aviemore highlands
Stazione ferroviaria di Aviemore

Aviemore – Perth

Diamo un passaggio ai 3 ragazzi conosciuti la sera prima fino alla bella stazione di Aviemore e ovviamente per gonfiare per l’ennesima volta la ruota che era in situazioni critiche (resisti ti prego, ancora solo 2 giorni!!!).

Ripristinata la pressione ci siamo diretti con molta calma verso le cascate di Bruar. Ad aspettarci nel parcheggio da dove parte il sentiero per questo posto c’era un mega outlet incentrato sul wild elegante delle Highlands: The House of Bruar. Prendete uno dei tanti mega outlet che trovate in Italia, metteteci all’interno un allestimento tutto in legno e dategli quel tocco wild, ecco ora avete l’idea di questo complesso commerciale. Dopo un giro tra i negozi (avrei preso tutto se non fosse stato per i prezzi) abbiamo iniziato a salire lungo il facile sentiero, io stanco dopo tutti questi giorni mi son fermato a metà ma Riccardo e Sara invece hanno proseguito fino al bel laghetto dove cade la cascata di Bruar.

Successivamente volevamo visitare il castello di Blair ma, tra le impalcature per dei restauri che coprivano tutta la facciata e il più grande ritrovo di equitazione del paese nel grande giardino, abbiamo desistito e siamo andati avanti.

Una piccola deviazione per 2 scatti in un piccolo fiume dove fanno rafting che aveva trovato Riccardo in una guida e poi via ancora sempre verso sud! Facendo una piccola deviazione verso il Loch Tummel potrete godere di una delle strade più belle di Scozia: un grande bosco di abeti rossi vi seguirà lungo la strada con il sole che cerca di penetrare tra le fitte fronte mentre curve sinuose vi faranno voglia di tirare fuori il pilota di rally che c’è in voi! Calmate un po’ gli animi perchè a metà bisogna fermarsi alla Queen’s view. Questa è considerata una delle più belle viste della Scozia, il nome è dedicato alla regina Victoria che nel 1866 visitò questa zona.

L’ultima tappa prima di andare a dormire è stata Perth. Essendo stato un giorno abbastanza scarico rispetto ai precedenti ci siamo presi il lusso di girare per 2h in questa città molto carina ma spesso bistrattata dai turisti. Ho scoperto che soprattutto la notte è piena di locali colmi di giovani. Sottolineo che le donne e gli uomini scozzesi non brillano ne di bellezza ne di eleganza.

Riccardo verso la cascata di Bruar highlands
Riccardo verso la cascata di Bruar
Rapide sconosciute highlands
Rapide sconosciute e Valentina
Queen's view highlands
Queen’s view
Perth highlands
Perth

Perth – Edimburgo

Ultima colazione scozzese, ultima gonfiata di ruota e poi via di corsa verso Edimburgo!!! Sarà la sfortuna di aver trovato milioni di feste nella città quel weekend, sarà che io odio il casino ma questa città ha deluso un po’ le aspettative. E’ bellissima nulla da dire ma forse tutte quelle case così austere e grigie costruite con la pieta locale mi davano un senso di cupezza. C’è da dire però che è molto verde e i suoi sali scendi rendono tutto più vario. Forse è anche vero che ho potuto viverla per solamente 2 ore che per una città così grande è praticamente nulla. Mi riprometto per il futuro di visitarla meglio.

Salutate Ilaria, Sara e Piergiulio perchè avevano l’aereo a inizio serata abbiamo iniziato una folle corsa per prendere l’aereo… credo di non aver mai visto così tanti semafori con le telecamere!!! Abbiamo fatto delle corse da centometristi fino al gate… per scoprire poi che l’apertura di questo era in ritardo. Non vi dico csa è uscito dalla mia bocca mentre riprendevo fiato.

Giusto per informarvi i voli per Edimburgo dall’Italia sono piuttosto economici e le linee low cost molte (Ryan Air, Volotea, Easyjet e Jet2), nelle Highlands inoltre ci son altri aereoporti come Glasgow e Inverness più altri di minore entità.

Princes Street - Edimburgo
Princes Street – Edimburgo
Thomas Guthrie e il Castello di Edimburgo
Thomas Guthrie e il Castello di Edimburgo
Cittadella - Edimburgo
Cittadella – Edimburgo
Princess Street Gardens
Princess Street Gardens
Valentina e i vicoli di Edimburgo
Valentina e i vicoli di Edimburgo
Edimburgo
Edimburgo

 

Con questo termino il mio viaggio nelle Highlands, una regione che mi è rimasta nel cuore… voglio scoprire ancora la Scozia, ripartirei subito per scoprire l’est, il sud e soprattutto le isole Shetland e Orcadi.

Vi lascio al video di questa avventura prodotto da Riccardo e Piergiulio; è la prima volta che ne fanno uno quindi ritengo la produzione di buonissimo livello.

Ringrazio The North Face per la sponsorizzazione, senza i loro zaini e le loro felpe il viaggio sarebbe stato sicuramente più difficile.

Un grazie particolare, infine, ai miei compagni di viaggio che mi hanno sopportato soprattutto i primi giorni!

Se volete vedere altre foto della nostra avventura vi consiglio di cercare su Instagram l’hashtag #igersinkilt

A presto per il racconto di un nuovo viaggio!

 

 

 

11 commenti

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  4. Letto ora il tuo racconto sulle Highlands. Molto bello.
    Edimburgo merita certamente un po’ piu’ di tempo per essere giudicata. Volevo solo avvisarti che il sud della Scozia, I cosiddetti Borders, hanno certamente fascino, ma per me un fascino troppo “inglese” per I miei gusti….Io ne sono rimasto deluso.

    1. Hai ragione ma io e le città in generale non andiamo d’accordo. Sulla parte sud ci sono 2 tre posti che però vorrei vedere

  5. P.S. Il video e’ fatto bene. Non fosse per la scelta della musica. Piu’ adatta forse ad una esposizione di architettura o design che ad un viaggio in Scozia….

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