Lo scorso anno, leggendo l’articolo della Lonely Planet sulle 10 regioni del mondo da visitare, il Galles del Nord mi colpì particolarmente. Sono passati meno di 365 giorni da allora ed eccomi qui, e sono di ritorno da questo luogo a dir poco magico, per darvi qualche spunto per un bel road trip di 4 giorni.
4 giorni non sono tantissimi per questa piccolissima regione… Perché? Beh ad esempio sapete che il Galles ha oltre 600 castelli? Sembra incredibile ma le densità di questi è addirittura più alta che in Scozia che, come ben sapete, ho potuto scoprire in lungo e in largo negli scorsi anni. Ma oltre a questi il Galles del Nord è famoso perché viene riconosciuto come la culla della civiltà inglese, pensate che persino Re Artù era proprio di questi posti.
Come arrivare ne ll Galles del Nord
Il Galles del Nord non ha grandi città quindi bisogna affidarsi a uno degli aeroporti della vicina Inghilterra. Dai maggiori aeroporti italiani moltissimi voli low cost atterrano a Manchester o a Liverpool. Il volo dura circa 2.20 ore ma il vostro telefono ne segnerà oltre 3 per via del fuso orario.
Da una di queste cittadine inglesi noleggiate all’aeroporto un’auto (prenotatela prima soprattutto nei periodi con più affluenza e ricordate che si guida a destra) ci si dirige fino a Chester e attraversando il fiume Dee, si inizia a correre tra i dolci panorami gallesi.
Periodi per visitare il Galles del Nord
Per visitare il Galles del Nord i periodi consigliati sono da metà primavera a fine settembre ossia quando le temperature sono mediamente alte. A maggio si va dai 5° ai 10°, mentre in pieno agosto, si arriva attorno ai 20°. Vestirsi a strati è importante ma sono 3 le cose che ritengo indispensabili portare: un guscio anti vento e pioggia, una felpa con cappuccio e infine delle scarpe waterproof.
Giorno 1: Manchester-Llandudno
Il primo giorno lo definirei di “avvicinamento” quindi ce la si può prendere con calma.
Quella calma che si trova subito appena arrivati in Galles con i suoi spazi aperti e le sue dolci colline; il verde di queste a sinistra e, alla vostra destra, il blu del mare d’Irlanda.
La prima meta dalla strada non si nota. Ho parcheggiato in un anonimo parcheggio nella parte più a nord est del Galles e ho intrapreso un sentiero tra delle alte dune di sabbia. Arrivato in cima a queste mi si è aperto un paesaggio davvero mozzafiato. Una lunghissima spiaggia di sabbia finissima e, in mezzo a essa, il bianco faro di Point of Ayr, un edificio che segnala la fine dell’estuario del fiume Dee fin dalla fine del 1700. Se volete camminare fino alla sua entrata vi consiglio di controllare il libro delle maree perché qui sono molto forti, infatti quando è alta la spiaggia si diminuisce di oltre un 100naio di metri. (Manchester Airport – Point of Ayr 1:10h)
Rimanendo sulla strada costiera in 20 minuti ho raggiunto l’abitato di Abergele. Ho parcheggiato in centro e camminato per qualche km in mezzo a lussureggianti campi da golf e farm piene di animali fino a raggiungere una collina con vista sul mare dove sorge il Gwrych Castle. Questo nel 2006 è stato luogo di riprese per il film Prince Valiant ma purtroppo non è visitabile dal 1985; ci sono stati vari progetti per trasformarlo in un hotel 5 stelle lusso ma nessuno è mai andato in porto. Merita comunque la camminata fino al castello visto l’atmosfera di pace che il luogo comunica. (Point of Ayr – Gwrych Castle 00:42h)
La tappa finale del giorno era Llandudno, la città balneare più grande del Galles, soprannominata fin dal XIX sec. “Queen of the Welsh Resorts”. Situata su una piccola baia delimitata da due scogliere (Piccole Orme e Grandi Orme) le sue case in stile vittoriano costruite lungo la costa formano una lunga linea bianca a forma di U molto suggestiva. (Gwrych Castle – Llandudno 00:30h)
Pensate su Grandi Orme c’è persino una funivia e una pista da sci in PernaSnow dove potete sciare per tutto l’anno. Ma l’attrazione che porta più visite è il Pier.
I Piers (in italiano moli) sono molto famosi in Galles e in Inghilterra e quello di Llandudno è il più lungo della nazione (700 metri) e il 5° di tutta la Gran Bretagna. Costruito inizialmente per far attraccare le grandi navi a vapore durante l’epoca vittoriana, ha subito diverse modifiche nel tempo diventando, a suo modo, uno dei primi centri commerciali all’aperto con negozi, ristorante, giostre e una Concert Hall. Ad oggi ovviamente ha perso le sue funzioni principali ma rimane comunque un simbolo e attrazione turistica.
Qui ho alloggiato al bellissimo The Llandudno Bay Hotel, un boutique hotel a 4 stelle con una vista incredibile sul mare. L’edificio ha un’architettura vittoriana come tutti gli edifici sulla via littoranea. L’interno è molto confortevole, dispone di un ristorante con una cucina locale attenta ai dettagli e alla presentazione in chiave moderna dei piatti.






Giorno 2: Llandudno – Beaumaris
Il secondo giorno è sicuramente il più tosto perché ci sono mille cose da vedere e fare, preparatevi a correre un po’!
La prima meta è vicinissima, è il paese di Conwy che sorge sull’estuario dell’omonimo fiume. Questa città murata medioevale ha tre cose da vedere: il castello con i suoi 3 ponti paralleli (auto, pedoni e ferrovia), la Quay House ossia la casa più piccola della Gran Bretagna (3,05×1.08 metri, per l’entrata una signora in abiti tradizionali vi farà pagare £1) e la Plas Mawr cioè la casa elisabettiana meglio conservata del Regno Unito. (Llandudno – Conwy 00:10h). Basta anche solo camminare tra le antiche via per innamorarsi di questo posto!
Ho continuato poi a seguire la strada costiera. Dopo qualche decina di minuti tra i boschi che circondano la strada ho notato stupito il profilo di un maniero grandissimo. Il Penrhyn Castle. Un’incredibile dimora, costruita a inizio 1800. Si trova in mezzo a un grandissimo bosco privato su una collina verdeggiante; questa da su dei lussureggianti pascoli con una vista sul mare. Insomma avete capito bene, è un paradiso, appena sono entrato in questo giardino sono rimasto senza parole per la bellezza. Il castello poi, con la sua architettura pittoresca che si ispira al Medioevo, all’epoca Normanna e a quella vittoriana, è al tempo stesso possente ma leggiadro (entrata giardino + castello £15). L’interno è solennemente arredato (dormì pure la regina Vittoria nel 1869) e vi si può trovare una ricca collezione di opere d’arte in cui spicca un quadro di Rembrandt che una decina di anni fa il governo olandese cercò di far pure tornare in patria invano. A completare questa meraviglia è stato ricavato nelle stalle un museo del treno a vapore; fa battere il cuore forte a bambini e appassionati!
Pensate che, data la sua bellezza, i locali vengono a fare piccoli picnic e passeggiate attorno al castello quotidianamente. (Conwy – Penrhyn Castle 00:40h)
Proseguendo ancora verso est si giunge al Menai Bridge, il ponte che collega la terraferma con l’isola di Anglesey. Questa è la culla di tutta la cultura del Regno Unito, pensate che all’epoca dei romani questo era considerato il territorio sacro dei Druidi. Nel 61 DC l’esercito romano attaccò l’isola compiendo il famoso “Massacro di Menai” distruggendo il santuario e gli alberi sacri.
Ma non è finita qui! Anglesey è stata anche la dimora, per i primi 3 anni di matrimonio, del principe William e Kate Middleton. La loro casa era una modesta tenuta con una vista spettacolare in mezzo al nulla.
Dal ponte parte una superstrada che percorre tutta l’isola da sud verso nord e, circa a metà, ho svoltato a destra ritrovandomi in mezzo a dolci colline usate per le allevare migliaia di pecore. Un edificio svettava bianco e splendente: il Llynnon Mill.
Questo è un mulino a vento del 1700 ed è l’unico in Galles che con la sua grande mola in pietra è ancora attivo. Sembra quasi di essere teletrasportati in Olanda. (Penrhyn Castle – Llynnon Mill 00:50h)
Dal mulino ci si dirige poi a sud ovest e si parcheggia nell’area attrezzata della riserva naturale di Newborough Warren (c’è un’entrata con delle sbarre e un gabbiotto quindi non so se durante l’alta stagione si debba pagare un pedaggio). Questa riserva è famosa per il suo fitto bosco ma soprattutto per le bianche spiagge di sabbia. Con la luce del giorno che inizia a scemare questo è il posto più scenico di tutto il nord del Galles; tutto diventa d’oro.
Si cammina in queste spiagge deserte, per circa 40 minuti, fino all’isola di Ynys Llanddwyn. Quest’isola durante la bassa marea si può raggiungere anche a piedi.
Varie leggende ci sono di questo posto ma la più importante è quella di San Dwynwen, il patrono degli innamorati per i Gallesi (non è riconosciuto né dalla chiesa Cattolica né da quella Anglicana). Qui ci sono i ruderi della sua cappella dove, in un tempo antico, i pellegrini venivano a conoscere il destino delle coppie di innamorati che veniva dichiarato a seconda del movimento dei branchi di pesci davanti all’isola.
Oltre a questa chicca c’è il bellissimo ex faro Tŵr Mawr, anzi ancora prima ex mulino a vento. La sua posizione incredibile e la sua architettura lo fanno diventare un perfetto soggetto fotografico. La luce dorata del tramonto rendeva tutto più romantico, ora capisco perché è l’isola degli innamorati.
Ritornando ovviamente non mi sono accorto che la marea stava salendo e infatti ho rischiato di rimanere bloccato. Ho dovuto camminare sull’acqua come Gesù Cristo…solo che lui non si è bagnato mentre a me già arrivava alle ginocchia. Pensate la velocità della marea, in meno di 2h era cresciuta di 1m. (Llynnon Mill – Ynys Llanddwyn 00:40 + 40min a piedi).
Hey ma è già sera! Beh prima di andare a cenare ci vuole l’ultima tappa: direzione South Stack per il faro più bello di tutto il Galles! Costruito a inizio 1800, è considerato uno dei 5 posti con più attività paranormale della Gran Bretagna, il motivo è semplice: le centinaia di navi affondate, e relativi marinai morti, su questi scogli soprattutto nei periodi di nebbia. Bene, io vi sto consigliando di visitarlo di notte, quando non c’è nessuno… proprio come ho fatto io! Quindi se sono qui a raccontarvi di questa storia o sono tutte palle oppure faccio paura persino ai fantasmi (io propendo per la 2).
Comunque se volete vederlo di giorno sicuramente sarà meno spettacolare però potrete ammirare i tantissimi uccelli che nidificano nelle scogliere della riserva naturale mentre la notte se aguzzate la vista vedrete in lontananza a ovest-nord-ovest le luci di Dublino. (Ynys Llanddwyn – South Stack 00:35h)
Ho ripreso la macchina e in 35 minuti mi sono diretto nel sud est di Anglesey, per la precisione a Beaumaris per passare la notte. L’hotel scelto è stato il The Bull. Questo Inn a 5 stelle è uno dei più belli che io abbia mai visto in Gran Bretagna (e sono almeno una 15ina). I dettagli di ogni singola camera (qui queste hanno un nome non un numero) sono una cosa disarmante, ogni angolo è instagrammabile!!! Il ristorante poi, di classe e design, mi ha fatto gustare piatti locali davanti un caminetto in pietra che scoppiettava allegro.










Giorno 3: Beaumaris – Llamberis
Terzo e penultimo giorno: mattino dedicato alla costa e pomeriggio alla natura selvaggia.
Visto che ero a Beaumaris ho girato attorno al grande castello omonimo fatto erigere da Edoardo I, il suo fossato fa un riflesso perfetto delle spesse mura a difesa del bastione. Da qui presa la macchina mi sono sposato completamente a est di Anglesey per ammirare l’ennesimo faro: Penmon lighthouse (per i gallesi Trwyn Du).
Per arrivarci a pochi metri dovete pagare un pedaggio di 3£ ad auto. La costruzione si erge per segnalare lo stretto passaggio tra Anglesey e la Puffin Island perché pieno di rocce affioranti e con una corrente molto forte; sulle pareti è dipinta la scritta “NO PASSAGE LANDWARD” e ogni 30 secondi circa una campana segnala del pericolo imminente.
Prima di lasciare Anglesey però non potevo non fare tappa in un paese dove non c’è nulla da vedere. Si mi avete capito bene, nulla di interessante. Però è nel Guinness dei Primati: ha il nome più lungo del mondo come paese e il 2° come posto. Signori e signori ecco a voi: Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch che in italiano vorrebbe dire “Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e alla chiesa di San Tysilio nei pressi della caverna rossa”. (Penmon – Llanfair PG 00:22h)
Per facilitarvi (ben poco in realtà), ecco come si legge:
Da qui in poi direzione sud, la meta era fissata per il Parco Naturale di Snowdonia, già dal nome sembra di entrare in una favola non vi sembra?!
Qui non vi dico cosa andare a visitare, vi dico ESPLORATE! Appena entrato nelle sue valli il paesaggio è cambiato letteralmente attorno a me: dal verde le dolci colline e la blu della costa mi sono trovato in mezzo a irte valli percorse da torrenti impetuosi che sfociano in piccoli laghi e acquitrini. Il paradiso di ogni fotografo paesaggista.
Mi sono fermato nel paese di Llamberis. Un tempo questo paese viveva di estrazione dell’ardesia di cui l’industria ha intaccato pesantemente le industrie circostanti mentre ora vive di turismo e della centrale idroelettrica all’interno di una montagna. Il turismo qui si basa principalmente su tre cose: gli innumerevoli sentieri di montagna e le 2 linee ferroviarie a scartamento ridotto dove corrono sbuffanti dei treni di oltre 100 anni fa e le visite alla Centrale Idroelettrica. (Llanfair PG – Llamberis 00:20h)
L’ultima struttura alberghiera in cui ho pernottato è il Royal Victoria Hotel, un edificio vittoriano bianco che domina la cittadina. A livello estetico sicuramente l’hotel ha vissuto tempi migliori, probabilmente in passato era un 4 stelle, se non 5, ma ora sente il peso di tutti gli anni. Cosa da segnalare però è che anche qui ho mangiato divinamente e soprattutto con una vista dalla terrazza del ristorante che ha dell’incredibile. Tutto sommato, dopo Scozia e Galles, non riesco ancora a capire quando dicono che nel Regno Unito si mangia male!


Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch

Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch!!!






Giorno 4: Llamberis – Manchester
L’ultimo giorno, dopo aver fatto il check out e caricato la valigia in auto, mi sono diretto a piedi alla Snowdon Mountain Railway, la ferrovia a cremagliera che collega dal 1896 Llamberis alla cima del monte Snowdon, il più alto di tutto il Galles, con delle locomotive a diesel (£29) e a vapore (£37). Il panorama salendo sempre più verso la cima diventa arido e brullo con scorci davvero molto suggestivi. Purtroppo per via di cattive condizioni atmosferiche non si è potuti arrivare in cima (accade spesso da queste parti quindi per ovviare al malumore il biglietto viene parzialmente rimborsato).
Deluso e affranto sono andato ad ammirare le cascate di Ceunant Mawr che si possono raggiungere in 15 minuti a piedi partendo dal centro di Llamberis. Sono considerate tra le più belle del Galles ma non immaginate di trovarvi davanti le cascate del Niagara ma comunque è una perfetta camminata per chi ha poco tempo o non ha allenamento.
Io dovevo essere in aeroporto a mezzogiorno (sigh!), il mio road trip in Galles terminava qui. Non ho potuto quindi fermarmi lungo la strada di ritorno a guardare altro ma se ne avrete la possibilità vi segnalo Llanrwst dove c’è una graziosa casa avvolta dall’edera rossa e il Pontcysyllte Acqueduct un acquedotto che è una vera e propria opera d’arte. (Llamberis – Manchester 1:50h)








Tirando le somme devo dire che il Galles del Nord mi è davvero piaciuto, mi sarebbe piaciuto essermi fermato di più per aver il tempo di entrare meglio nel luogo, conoscere le tradizioni e più approfonditamente i posti.
600 castelli, bellissimi fari, affascinanti villaggi, una fauna e una flora ricogliose mi fanno dire che sicuramente, in futuro, ci tornerò.
Sto già prendendo nota dei prossimi posti da visitare in Gran Bretagna sul sito ufficiale dell’ente del turismo britannico.

Se sei interessato ad altre mie avventure in Gran Bretagna ecco i link:
Se volete altre foto di questo viaggio invece visitate il mio profilo Instagram @federicograziati e del mio compagno di viaggio @alessiomor_
Pensa te, io ci ho passato ben 2 settimane (6 se conto tutti i viaggi fatti lì) consecutive.
Wow!!! Sai che ti invdio un sacco?!