Scogliere, castelli, abbazie, fari. Il mio road trip nel Galles del Sud si può tradurre in queste quattro parole ma… c’è molto, molto di più.
È passato un anno preciso dal mio viaggio nella sua parte settentrionale e ora posso dire di averlo scoperto praticamente tutto.
Come tutta la Gran Bretagna, ad eccezione delle città più grandi, io consiglio di girarla in auto perché è piena di posti incredibili abbastanza vicini tra di loro da permettere di non far pesare i tanti km in macchina.

Come arrivare
Nel sud del Galles ovviamente si può che arrivare solo in aereo (sempre che non siate così fuori di testa e vogliate passare la Manica con il TGV o con un traghetto dalla Francia). Gli aeroporti più utilizzati sono quelli della capitale Cardiff e della vicina città inglese di Bristol.
I biglietti sono piuttosto economici, anche durante le festività. Facendo un rapido esempio io ho speso meno di 300€ A/R per il periodo pasquale; spesso accade che le compagnie low cost facciano offerte con biglietti che partono da 9,90€.
In entrambi gli aeroporti ci sono le più importanti agenzie di noleggio auto quindi cercate l’offerta che fa al caso vostro e partiamo alla scoperta del Galles. Ricordate che qui la guida è a destra, il primo giorno starete super attenti ma poi vi sembrerà QUASI normale.
Day 1 – L’interno – 170km
La prima meta del viaggio è all’estremo est del Galles, raggiungiamo il villaggio di Tintern, lungo le rive del fiume Wye. Avvicinandosi sempre più, ecco tra gli alberi spuntare l’abbazia di Tintern (Biglietto 7,30£). Come tutti sapete sotto il regno di Enrico VIII fu abolita la vita monastica e quindi tutti gli edifici di allora caddero in rovina. Questo è uno di quelli meglio mantenutosi dopo oltre 400 anni di abbandono.
Le sue ampie vetrate gotiche, gli enormi archi e il paesaggio romantico fin dal 1800 furono meta turistica. William Turner, il mio pittore preferito, e Richard Fenton, uno dei pionieri della fotografia, ritrassero molte volte nei loro capolavori queste rovine. Del secondo, mentre girate tra le mura dell’abbazia, potrete trovare su dei cavalletti le foto fatte circa 150 anni fa.
Riprendendo l’auto ci dirigiamo a Caerphilly per ammirare il tramonto sulle mura del suo castello. Pensate che è il secondo maniero più grande della Gran Bretagna (secondo solo a Windsor) e primo del Galles. La sua forma io la ritengo davvero geniale: è stato costruito su un lago ed è concentrico con più livelli di mura. Le sue isolette, collegate da dei ponti, sono state trasformate in dei giardini (entrata gratuita solo per l’esterno) dove una numerosa fauna, soprattutto volatile, vive in simbiosi con l’uomo.
Una piccola chicca: in questo castello son state girate scene di diverse serie tv come Castle, Merlin e Doctor Who.
Visto l’ora andiamo nel nostro primo hotel di questo hotel, è l’Angel nella cittadina di Abergavenny, tra le colline del Brecon Beacons.
Un 4 stelle davvero elegante ma al tempo stesso semplice. I prezzi partono da circa 100£ a notte per una stanza per 2 persone con un letto king size, un grande e comodo bagno e tutti gli accessori che una camera di questo livello può avere. Oltre a tutto questo, sottolineo l’ottimo servizio e i piatti del loro ristorante.


Camera da letto Angel Hotel Kit di benvenuto Angel Hotel
Day 2 – Tra fari e spiagge – 215km
Mettiamoci delle scarpe da trekking, oggi si camminerà molto.
La prima destinazione è Mumbles, una famosa cittadina balneare, nella parte più a ovest della baia di Swansea. Oltre ai tantissimi pub, questa località è conosciuta per il suo Piers (non sto qui a spiegarvi che cos’è perché l’ho già fatto nel mio racconto sul Galles del Nord) e per il faro omonimo.
Il primo risale a fine 1800, in piena epoca vittoriana, ed era stato costruito da una ditta ferroviaria locale come terminal turistico. Ad oggi è purtroppo chiuso per restauri ma ci sono grandi piani per il futuro: oltre ai bar, alcune attività turistiche e i ristoranti si è in progetto di costruire un hotel con SPA.
Il faro invece è ancora più antico, fu costruito a fine 1700 e nel 1860 fu circondato da un forte militare. La sua particolarità è che si può raggiungere solo con la bassa marea perché è stato eretto in una delle 2 isolette a pochi metri da Mumbles Head.
A circa 20 minuti di auto giungiamo nelle vicinanze della Three Cliff bay, una delle spiagge più amate dai gallesi (e pure bandiera blu). Lasciamo l’auto nel car park omonimo e zaino in spalla si parte per la spiaggia; ebbene si, per raggiungerla dovrete fare circa 1,5km prima su un sentiero in ripida discesa (al ritorno ahimè in salita) e poi sulla sabbia. A circa metà vi si aprirà un panorama incredibile che vi farà capire perché il luogo si chiama così. Tre grandi scogliere formano un pettine e tutto attorno un’enorme distesa sabbiosa. Qui i cani sono i benvenuti e, visto il meteo favoloso che ho trovato, moltissime persone stavano facendo il bagno nell’oceano.
Camminare sulla battigia è stato davvero emozionante, non so il motivo ma è stato proprio così.
Proseguendo con la macchina più a ovest si raggiunge Rhossili Bay, una spiaggia lunga 5km, meta tanto amata da tantissimi surfer di livello internazionale. A pochi metri dal parcheggio si ha un punto privilegiato da cui godere tutta la spiaggia e in lontananza le isole del Worm’s head, a volte raggiungibili anche con la bassa marea.
Successivamente io sono voluto andare a scoprire il misterioso e abbandonato (da quasi 100 anni) faro di Whiteford, che si può raggiungere, durante la bassa marea, dal paesino di Llanmadoc camminando per diversi km in un paesaggio naturale favoloso. Purtroppo non avevo molto tempo e ho dovuto quindi arrivarci con il drone… ci sono riuscito a malapena perché è tornato giusto giusto indietro con l’8% di batteria!
Sono tornato poi verso Cardiff per catturare un tramonto stupendo vicino al Nash Point Lighthouse. Un imponente faro di 37 metri a picco sull’oceano lungo il canale di Bristol. Pensate che potete anche dormici contattando la Trinity House.
Il primo sabato e la terza domenica di ogni mese viene suonato il corno anti nebbia come attrazione per i turisti. Sicuramente una cosa davvero suggestiva.

Day 3 – tra paesi eleganti e faraglioni – 290km
Prima di iniziare a scrivere di questo giorno avviso che i km possono essere molti meno se trovate un alloggio più a ovest rispetto al mio.
Stavolta ci dirigiamo verso il Pembrokeshire. La prima meta è un delizioso paese di nome Tenby. Non può che catturarvi perché è un mix tra Burano e i paesini della Cinque Terre.
Il centro è un labirinto di stradine lastricate dove si affacciano negozietti e pub… poi per puro caso si gira un angolo ed ecco spuntare l’oceano.
Per capirla realmente bisogna salire sopra al colle che la domina, dove solitaria si erge una statua in memoria del marito della Regina Victoria, il principe Albert. Qui si nota meglio la sua cinta muraria medioevale, i suoi palazzi dai colori pastello che si affacciano sul porto antico, il forte militare posto su uno scoglio di fronte la città e le spiagge incantevoli, premiate con la bandiera blu.
Insomma un piccolo gioiello che non sfigurerebbe nemmeno tra i nostri borghi italiani.
Dopo aver passato la mattina a Tenby riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso la Castlemartin Area, una zona tra le più isolate del Galles grande circa 6.000 acri. Passiamo per una strada molto stretta in un paesaggio quasi spettrale. Si intravedono qua e là strani edifici… è un’area di allenamento di tiro istituita prima della II Guerra Mondiale e off limits per alcune settimane all’anno. La strada termina in un parcheggio a pochi metri da un’altissima scogliera.
Camminiamo per 50m e si giugne alle Stack Rocks, 2 enormi faraglioni che si stagliano davanti a noi con una potenza incredibile. La presenza qui di uccelli marini è davvero grande, infatti il rumore delle onde che si abbatte sulla costa è quasi sormontato dallo stridio di centinaia di pennuti.
Io mi sono seduto a fissare tale meraviglia della natura per diversi minuti, in rigoroso silenzio
Facciamo un centinaio di metri verso ovest e davanti a noi si può ammirare il The Green Bridge of Wales, un arco naturale che si getta nell’oceano; da qui abbiamo la possibilità di fare delle foto davvero favolose.
L’hotel del secondo e terzo giorno si trova a Cowbride ed è il Bear Hotel. Un arredamento con il classico stile inglese, una stanza spaziosa e uno staff davvero gentile (i prezzi partono, per una mtrimoniale, da circa 130£). Forse un po’ da rivedere la cucina che ho trovato buona ma di livello inferiore all’hotel della prima giornata.

Day 4 – la pace – 240km
Sempre più a ovest, è il mantra di questo road trip nel Galles del Sud! L’ultimo giorno si raggiungerà davvero la parte più a ovest di questo paese.
La prima meta del giorno è la cittadina più piccola della Gran Bretagna: St. David’s. Qui sorge la l’omonima Cattedrale fondata nel VI secolo (entrata gratuita).
Le guide parlano di uno stile gotico inglese anche se, a mio parere, è un bel mix di tipi di architetture grazie alle aggiunte che si sono susseguite nei secoli.
L’interno con il suo soffitto a cassettoni in legno e le enormi colonne da cui partono bellissimi archi gotici è davvero stupendo mentre, dietro l’altare, si susseguono diverse cappelle, che si diversificano di stile, a testimonianza delle varie epoche passate. Una scoperta dietro l’alta che lasciano a bocca aperta.
A fianco c’è il refettorio che è stato restaurato con un piccolo fast food, non lasciatevi trarre in inganno dai cartelli perché non è il massimo. Oltre a questo c’è pure il palazzo vescovile (entrata a pagamento) che però è completamente in rovina e dalle foto che ho cercato in internet non meritava la visita.
Partiamo nuovamente dirigendoci, per la prima volta a nord per andare ad ammirare lo Strumble Head Lighthouse. Questo faro è l’ultimo ad essere stato costruito in Gran Bretagna (1908), per la precisione su un’isola collegata alla terraferma da un ponte in metallo di qualche metro; purtroppo impossibile raggiungerlo.
La sua posizione però è davvero fantastica perché è un luogo silenzioso e utilizzato spesso per l’avvistamento di fauna ittica e volatile. Io mi sono seduto su un piccolo bunker utilizzato proprio per queste attività, ho chiuso gli occhi e mi sono messo ad ascoltare il rumore del mare.
Ormai è tardi, bisogna che ci dirigiamo verso l’ultimo hotel. Si trova a Laugharne ed è il Brown’s hotel. Il nome deriva dal proprietario che ha tappezzato le aree comuni di sue foto, alcune davvero molto belle. Purtroppo il ristorante dell’hotel non è sempre aperto quindi non ho potuto provarlo. La stanza era davvero molto grande e lo stile è vintage.


Day 5 – il ritorno – 122km
L’ultimo giorno è solo e unicamente dedicato al ritorno.
Per me il viaggio non terminava qui ma avrei portato il mio amico Massimiliano (@maxlazzi) all’aeroporto e poi avrei proseguito verso l’Inghilterra (tra un po’ di tempo ri racconterò anche questa avventura).
Mentre guidavo ho ripercorso con la memoria questi giorni davvero pieni.
Il Galles è davvero una terra magnifica, penso che mi piacerebbe tornarci. Non è frenetica come la nostra Italia e in pochi minuti si è davvero in mezzo alla natura incontaminata. Il paese del Dragone è difficile da non amare, sembra un uscito dalle favole medioevali.
Se volete trovare qualche altro indizio vi consiglio di visitare il sito di Visit Britain, l’ente di promozione turistica della Gran Bretagna che è ricco di spunti… oltre ovviamente a quelli che già vi ho dato io qui e sul mio articolo sul Galles del nord.
