Tutti a bordo del gatto delle nevi che partiamo! Ho detto gatto? Certo, il motivo è che d’inverno per arrivare in questo affascinante posto si può giungere solo così.
Si parcheggia lungo la strada che porta al Passo Campolongo poco oltre il centro di Arabba, e si procede con il cingolato percorrendo una strada innevata, per raggiungere lo Chalet Cesa del Louf, uno storico maso da sogno ricco di ogni comfort immerso nelle Dolomiti Bellunesi.
Voglio portarvi con me in questa avventura, raccontarvi la storia di questo Maso che ha ripreso vita dopo essere stato abbandonato.

LA STRUTTURA
“È stato un colpo di matto” ha affermato Alessandro che ha impiegato più di 10 anni per la progettazione e il restauro della Cesa del Louf, e assieme ad architetti e progettisti ha reso questo ambiente uno splendore architettonico esclusivo estremamente curato nei minimi dettagli dove convivono modernità e tradizione.
Gran parte dei materiali sono di recupero e derivano dalla struttura originaria a cui sono stati aggiunti particolari ricercati come le serrature delle porte – circa 200 all’interno del maso – i lavandini in pietra di Caldonazzo e l’erba di campo pressata per insonorizzare la sala cinema.
Mi sono immerso in un’atmosfera tipica e tradizionale ma allo stesso tempo contemporanea e funzionale dove gli elementi tecnologici fanno da padroni per rendere questa esperienza confortevole e rilassante.
C’è, infatti, un impianto domotico che riscalda il pavimento dell’intera struttura e un impianto audio bluetooth in ogni stanza.
GLI AMBIENTI INTERNI
È facile perdersi girovagando per la casa, è successo anche a me ammirando le opere d’arte dell’associazione Unika della Val Gardena e del pittore Raimond Mussner, ma ne è valsa la pena.
Ora voglio raccontarvi come sono stati suddivisi gli ambienti interni. Innanzitutto lo chalet è composto da due strutture – il Maso e il Masetto – per una metratura totale di oltre 800 mq.
Al primo piano si trova la zona living con la sala da pranzo, contornata da un balcone in legno grezzo e da ampie vetrate con vista sulle montagne; la cucina con un’ampia dotazione di moderni elettrodomestici e un barbecue interno per grigliare con gli amici e la ski room con l’attrezzatura per le uscite sulla neve come le ciaspole, gli slittini e gli scalda scarponi.


Al secondo piano, la zona notte, ospita le tre suite con i soppalchi e la lavanderia. Ogni suite dispone di un soppalco con ulteriori letti, utili magari se si hanno dei bambini. La suite che dà verso il paese ha pure una stufa a legna molto suggestiva.




Al piano terra, invece, si trovano: l’area wellness di 200 mq, dotata di piscina interna con nuoto controcorrente – divertente quanto faticoso – e musica subacquea; vasca idromassaggio, sauna, bagno turco, doccia emozionale, zona relax e lounge esterna; e la sala cinema con impianto home theatre Sky TV, Netflix e international Broadcasting.
Dal Maso principale si può accedere al Masetto, un ambiente accogliente e riservato composto dal soggiorno con un caminetto in pietra e due Suite con bagno e cabina armadio.



IL GRANDE PARCO
Ciò che rende questo Maso una meta invidiabile e suggestiva, però, non sono solamente le raffinatezze dell’ambiente interno ma anche quello che lo circonda. Immerso nella natura montana, lo chalet Cesa del Louf, dispone di 4000 mq di bosco privato e 20.000 mq di pascolo, un eliporto privato e il collegamento diretto alle piste da sci, oltre alla possibilità di utilizzare il gatto delle nevi e di sciare su una pista privata con relativa la manovia. Nella ski room per chi volesse ci sono anche dei mini pali per gli allenamenti e a richiesta si possono fare delle lezioni base di telemark.


COSA FARE NEI DINTORNI
Sebbene disponga di tutti i comfort desiderabili e la mia volontà di abbandonarlo anche solo per qualche ora non è molta, ho comunque deciso comunque di esplorare le zone che lo circondano partendo per una ciaspolata in direzione Rifugio Bec de Roces.
Si parte dal Passo Campolongo (1.875m) all’altezza dell’Hotel Monte Cherz per un percorso breve ma molto ripido che si può fare durante tutto l’anno (40min.). Sono solamente 200m di dislivello ma se non siete allenati come il sottoscritto vi fermerete varie volte per tirare un po’ il fiato… ma non preoccupatevi mentre ansimerete potrete guardare il meraviglioso paesaggio dolomitico che si staglia davanti a voi.
Arrivati a 2.160m davanti a noi il massiccio del Sella e il rifugio Bec de Roces che con i suoi camini fumanti ci aspetta per un bel pranzo! Ehi ma aspettate un attimo guardiamoci attorno prima: verso nord si apre l’Alta Badia e si distinguono chiaramente da sinistra il Sassongher, le Conturines e il Lagazuoi; verso est il Pelmo fa capolino e la parete nord del Civetta si staglia maestosa; infine a sud si vedono chiaramente gli impianti di Portavescovo e dietro di loro spunta il ghiacciaio della Marmolada.
Non aspettatevi un rifugio tipico con l’atmosfera calda del legno di abete perchè comunque si trova in uno dei punti di passaggio del Sellaronda, il più bel ski tour al mondo che attraverso i 4 passi (Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena) circumnaviga il gruppo del Sella. La cucina però è tradizionale e potete gustarvi ottimi piatti dello chef mentre magari siete seduti a prendere il sole nella terrazza panoramica.
Il ritorno si può fare a piedi dalla stradina innevata dell’andata oppure se avete gli sci o siete piuttosto bravi ad orientarvi tagliando per una leggera traccia potete tagliare lungo le piste da sci che scendono ad Arabba per arrivare direttamente alla Cesa del Louf.
Ovviamente non posso non citare che ci troviamo proprio sulla magiche piste del Dolomiti Superski, il più bel resort sciistico al mondo! Purtroppo quest’anno io non ho potuto mettere sci ai piedi per causa del Covid ma spero di recuperare già questa estate!




Un altro consiglio che voglio darvi inoltre è prettamente culinario: se volete riempire di prodotti tipici caseari il frigo della Cesa del Louf poco prima di arrivare ad Arabba fermatevi alla Latteria di Livinallongo che fa parte della Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi. Fodom, Renaz, Cherz e Contrin: questi sono i nomi dei formaggi perfetti per fare tantissimi piatti gustosi. Chiedete pure qualche ricetta direttamente nel negozio, vi consiglieranno nella migliore maniera possibile con calore e gentilezza.

COME ARRIVARE ALLA CESA DEL LOUF
Lo Chalet si trova ad Arabba – o Rèba in ladino – nel comune di Livinallongo del Col di Lana (Belluno) ai piedi del Passo Pordoi (verso la Val di Fassa) e del Passo Campolongo (verso l’Alta Badia).
Si trova proprio nel mezzo delle Dolomiti e si può raggiungere dal Veneto da est (3h abbondanti da Venezia), dal Trentino da ovest e dall’Alto Adige a Nord. Da Milano dista poco più di 5h.
L’auto si parcheggia d’inverno lungo Via Collesel, dopo la macelleria Del Monego ci sono dei parcheggi sulla destra e si attende il gatto che viene a prendervi. D’estate invece poco prima dell’albergo Ru De Mont sulla sinistra sale la strada privata che arriva a Cesa del Louf che dispone di un garage per tre auto.
